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Firenze, gennaio 1475. Sandro Botticelli dipinge uno stendardo per la giostra di Giuliano de' Medici. Vi è raffigurata una donna bellissima, che rappresenta la dea Pallade Atena. Immortala così nei secoli il meraviglioso volto di Simonetta Cattaneo Vespucci, la bella senza paragoni. Lo stendardo poi scompare nel nulla, diventando una chimera, un capolavoro perduto che ogni storico dell'arte vorrebbe trovare. Roma, oggi. Erminia Schiavone, proprietaria di un pensionato per studenti in via di Ripetta, sospetta che uno di loro voglia ucciderla. Venezia, oggi. A Sofia Anastopoulos, storica dell'arte di origine greca, invitata a cena da amici, viene chiesto un parere sul suggestivo dipinto di un imitatore di Pieter Bruegel il Vecchio che il padrone di casa ha regalato a sua moglie. La cornice dorata del quadro reca la scritta: est modus in rebus.